Atp Finals Torino 2025, il rammarico di Fritz: “Contro Alcaraz ho avuto le mie occasioni. E il ginocchio è a pezzi”

Matteo Bettoni
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Taylor Fritz - Foto Netflix

Ho fatto bene molte cose durante la partita, soprattutto nei primi due set. Credo di aver eseguito bene molte delle cose più difficili che volevo fare. Allo stesso tempo ho quasi lasciato scappare la partita su alcuni aspetti che, in teoria, dovrebbero essere più semplici da gestire.”

Così Taylor Fritz ha raccontato tutta la sua delusione dopo la sconfitta per 6-7(2) 7-5 3-6 contro Carlos Alcaraz nella seconda sfida del Jimmy Connors Group alle Atp Finals 2025 di Torino.

Sul campo dell’Inalpi Arena, il numero 6 del mondo ha mostrato una delle versioni migliori della sua stagione: incisivo in attacco, capace di imporre ritmo e intensità, e solido in difesa come raramente si era visto quest’anno.

Un miglioramento rispetto ai confronti più recenti

Il primo set di Torino ha ricordato, a tratti, la sfida della Laver Cup del 21 settembre, quando l’americano era riuscito a battere il numero 1 del mondo con un netto 6-3 6-2. Quella rimane, per ora, l’unica vittoria di Fritz contro lo spagnolo, prima delle recenti sconfitte di Tokyo e Torino.

“Di recente l’ho battuto una volta, ma se guardiamo alle ultime due partite, quando l’ho affrontato in Arabia Saudita non ho praticamente mai avuto una vera possibilità. Non riuscivo mai a trovare il momento per essere aggressivo, per prendere l’iniziativa. Era sempre lui a controllare il gioco, un po’ come a Tokyo. Nei primi due set di questa partita, invece, ho sentito di avere molte più opportunità, soprattutto perché stavo rispondendo molto bene, in modo aggressivo.”

Ma nemmeno la sua miglior versione è bastata per contenere la rimonta di un Alcaraz in costante ascesa, capace di inventare tennis a ogni colpo. Eppure, lo spagnolo stesso ha ammesso, nel post-partita, di non essere del tutto soddisfatto della propria prestazione. Fritz, invece, è andato nel dettaglio nell’analizzare i momenti chiave che gli sono costati il match, in particolare nel secondo set, quando gli errori hanno pesato più del previsto.

I rimpianti di Fritz

“Credo davvero che se avessi colpito un po’ meglio il mio dritto in alcuni momenti, sarei riuscito a ottenere un break nel secondo set e mi sarei trovato nella posizione di poter servire per chiudere la partita. Mi vengono in mente alcuni punti in particolare: in un game sul 15-30 ho sbagliato un dritto che avrei dovuto almeno chiudere o comunque giocare in modo da vincere il punto.

È successo lo stesso sul 30 pari, su una delle palle break: ho lasciato rimbalzare uno smash che probabilmente avrei dovuto colpire al volo, anche rischiando di sbagliarlo. Quella era una buona occasione per portare a casa il punto. Ci sono state tante opportunità. La cosa più frustrante è che la maggior parte di quelle occasioni è arrivata quando avevo esattamente la palla che volevo per attaccare – ma semplicemente non l’ho colpita abbastanza bene.”

Tradito sul più bello dai dolori al ginocchio

Nel terzo set, Fritz avrebbe voluto spingere fino in fondo, ma a frenarlo è stato ancora una volta il ginocchio destro, dove ha un problema che lo accompagna ormai da mesi.

C’è sicuramente frustrazione, perché sentivo di aver avuto le mie occasioni. A dir la verità, la sensazione di piattezza dipende solo dal mio ginocchio, che è completamente a pezzi. Non c’è molto che possa fare.”

Il dolore, riacutizzatosi nel parziale decisivo, si è riflesso anche nei numeri: appena il 40% di punti vinti sulla seconda di servizio, mentre Alcaraz continuava a crescere.

“Ci sto combattendo da tutto l’anno – ha spiegato Fritz –. Ho avuto una tendinite per tutta la stagione. All’inizio sentivo dolore solo dopo le partite, poi, da metà stagione in avanti, ho cominciato ad avvertirlo anche durante i match.”

Una programmazione che non ha aiutato

La stanchezza e la fatica di una stagione lunga hanno pesato. Gestire gli acciacchi in un torneo con due gare in 24 ore non ha certo aiutato.

“Come ho già detto, finché riesco – nella maggior parte dei casi – a spingere forte e poi ho un giorno per recuperare, va tutto bene. Purtroppo, in questo caso, le circostanze mi hanno costretto a giocare due giorni consecutivi. Sento il dolore soprattutto quando piego le ginocchia, carico il peso o spingo con forza. Credo che oggi sia peggiorato per due motivi: prima di tutto la partita di ieri, e poi il fatto che oggi ho risposto in modo molto esplosivo. È stata una delle migliori partite in risposta per due set. Ma tutti quei movimenti di spinta e atterraggio durante la risposta mettono molta pressione sul ginocchio. È solo tendinite, ma è peggiorata.”

La condizione fisica, peggiorata man mano nel finale, non è però una scusa. Lo stesso Fritz lo riconosce con lucidità: “Carlos ha servito in modo eccezionale nel terzo set, ha trovato ritmo e fiducia, e ha giocato davvero alla grande. La mia occasione per vincere quella partita era nel secondo set, e non l’ho sfruttata. Avevo le opportunità, avevo tutto quello che potevo chiedere, ma non le ho concretizzate.”

Tutto da decidere per l’accesso in semifinale

Ora per Taylor Fritz, secondo nel girone con un successo e una sconfitta, la qualificazione alle semifinali è ancora tutta da decidere. Gli occhi sono puntati sulla sfida di questa sera tra Lorenzo Musetti e Alex De Minaur, entrambi a 0-1 nel girone: l’americano, che giovedì affronterà proprio l’australiano, verosimilmente contenderà l’accesso alla fase successiva al vincitore del match Musetti-De Minaur.

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