Un’esultanza sobria, un mix tra gioia e incredulità. Così Lois Boisson, 22enne che questa settimana si trova al n°361 del ranking WTA, ha reagito alla vittoria più importante della carriera. Quella che domani mattina le regalerà le prime pagine dei quotidiani d’Oltralpe, dopo aver sconfitto la terza giocatrice del mondo Jessica Pegula e aver centrato i quarti di finale al Roland Garros.
Una battaglia di 2h e 40′ chiusa con il punteggio di 3-6 6-4 6-4 ha restituito con gli interessi alla tennista di casa ciò che le era stato tolto poco più di un anno fa. In grande ascesa, con una striscia aperta di vittorie sulla terra battuta (incluso il WTA 125 di Saint-Malo), la rottura del legamento crociato a pochi giorni dal torneo parigino non le permise di fare il suo debutto in un Grand Slam. Stop di nove mesi e rientro a febbraio 2025 dall’ITF di Manchester, con una classifica di nuovo tutta da ricostruire.
Fast forward di tre mesi ed eccola dove nessuno avrebbe immaginato: “Non ci avrei creduto se me l’avessero detto due settimane fa”, ha detto Boisson in conferenza stampa. “Ho fiducia in me stessa, certo, mai ci avrei creduto. Ora però è realtà, e ne sono così felice.” Un traguardo che rappresenta una soddisfazione smisurata per la 22enne, ma anche un barlume di speranza per un tennis femminile francese che non aveva una sua rappresentante ai quarti del torneo di casa addirittura dal 2017, quando ci riuscirono Caroline Garcia e Kristina Mladenovic.
Difficile anche lontanamente immaginare uno scenario del genere quando sei abituata ai tornei ITF, sei fuori dalle prime 300, hai giocato appena due partite a livello WTA e mai affrontato una top-20. Ma “in queste settimane mi sono allenata con giocatrici classificate tra le prime 50, e non avevo mai giocato con ragazze di quel livello prima. Quindi giocare con loro ogni giorno mi ha fatto sentire più sicura, perché vedevo che gli allenamenti andavano bene”.
Che Boisson valga ben altre posizioni della classifica rispetto a quella attuale non v’è dubbio, e difatti già da lunedì prossimo avvicinerà la top-100 o vi entrerà in caso di vittoria contro Andreeva o Kasatkina. Ma i numeri restano tali, e allora è bene ricordare come si tratti della donna con il ranking più basso ad aver raggiunto i quarti di finale di uno Slam da quando Kaia Kanepi (ex top-20 che rientrava da un infortunio) raggiunse i quarti di finale degli US Open del 2017 al numero 418 del ranking.
Boisson è anche la prima donna ad arrivare ai quarti di finale al suo debutto nel tabellone principale di uno Slam da quando Carla Suarez Navarro arrivò ai quarti di finale qui nel 2008 come qualificata. “Le cose non cambieranno per me”, ha detto ai giornalisti post-match. “Continueranno allo stesso modo. È solo che la mia classifica mi permetterà di giocare tornei più importanti. Questa è l’unica cosa che cambierà”.
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